Job Shadowing nelle Isole Azzorre - consorzio Cerseo Erasmus Plus
Ritorno da un’esperienza magnifica ed unica nel suo genere, promossa dal Consorzio di cui il nostro istituto fa già parte da qualche anno e che si chiama: Consorzio Erasmus Plus Cerseo, gestito da Vittorio Gelso e da sua moglie Gianina Sion.
Nello specifico il Consorzio si occupa dell’ accreditamento per i progetti di mobilità di studenti nelle scuole superiori, neo-diplomati e del personale scolastico per 350 enti che lo hanno ottenuto, e noi siamo tra quelli!
Il Cerseo offre tre tipologie di borse di studio:
ERASMUS+ SHORT: gli studenti del 3° e 4° anno degli istituti consorziati potranno svolgere il loro PCTO in una delle destinazioni indicate;
ERASMUS+ PRO: i neo-diplomati e neo-qualificati potranno svolgere tirocini di minimo 3 mesi in una delle destinazioni indicate;
ERASMUS+ STAFF: il personale scolastico delle scuole consorziate potrà svolgere attività di job shadowing in una delle destinazioni indicate.
I nostri studenti in questi anni hanno quindi potuto effettuare soprattutto esperienze di Erasmus Short per diverse destinazioni come: Berlino, Torremolinos, Creta e Malta dove hanno svolto un breve periodo di alternanza scuola-lavoro presso le più svariate attività che potessero rispecchiare in qualche modo i loro gusti. Tra i vari borsisti abbiamo avuto studentesse e studenti che hanno lavorato negli ambiti più svariati, da un maneggio ad un’agenzia di viaggi o ad un museo.
Personalmente seguo il consorzio e faccio da tramite per la nostra Scuola già da tre anni occupandomi delle selezioni dei nostri ragazzi.
Come il Consorzio elargisce delle borse di studio per i nostri studenti, permette anche delle attività di job-shadowing per noi docenti. In questo caso quest’anno il Cerseo offriva la possibilità di una borsa di studio nelle meravigliose Isole Azzorre nella località di Sao Miguel, per svolgere un’attività multiculturale ed inclusione presso la “Escola Profissional da Ribeira Grande” ed io sono stata selezionata per andare a fare questa esperienza. Due colleghe preziosissime dell’Istituto, Sonia e MariaEugenia, ci hanno accompagnato per la nostra permanenza di 5 giorni, in questo viaggio meraviglioso in cui abbiamo visitato le scuole della zona, tra cui l’Istituto Profissional da Ribeira e le scuole dell’infanzia e delle elementari. Nel contempo abbiamo scoperto, le casette piccole e colorate vicino all’oceano, i vulcani che la circondano, le acque calde e sulfuree che usano come trattamento di bellezza, siamo andati a cercare i cetacei nell’oceano e tutto in mezzo ad una natura a dir poco…mozzafiato!
Ritengo quindi che sia importante riportare l’esperienza perché vedere come funzionano le scuole, gli usi e i costumi di un altro paese, è sempre un’esperienza emozionante oltre che formativa.
Quello che ho appreso e che dal mio punto di vista sarebbe bellissimo inserire nella nostra scuola italiana, è sicuramente l’ufficio composto da: una psicologa, una sociologa ed un poliziotto. A Rabo de Peixe, cittadina in cui siamo stati ospiti, c’è una grande attenzione al recupero dei ragazzi più fragili e con situazioni familiari disagiate. Nella loro scuola si spende molto tempo al recupero degli alunni che hanno bisogno un supporto di qualunque genere e l’abbraccio ed il contatto fisico, è una di quelle strategie che viene molto spesso utilizzata così come il continuo dialogo e confronto. Insieme a loro collaborano anche un gruppetto di ragazzi selezionati che insieme ad altri componenti della scuola, come docenti e collaboratori, interagiscono con i ragazzi che nella scuola presentano più problematiche e si offrono per parlare ed aiutare in tutte le situazioni difficili.
Questo sarebbe secondo me un tassello importante da aggiungere nella nostra scuola italiana, prima ancora delle strutture strepitose e innovative in cui vengono accolti tutti i giorni gli studenti delle Azzorre.
Se potessimo avere un ufficio dedicato al “disagio giovanile”, che non sia solo uno sportello pomeridiano ma una struttura interna alla scuola e sempre presente, forse potremmo aiutare molti più ragazzi bisognosi o semplicemente supportarli maggiormente nelle loro frustrazioni quotidiane.
Il mio sogno sarebbe raccogliere tutto quello che c’è di positivo nelle altre scuole straniere e farlo diventare parte della nostra scuola italiana, ma sono cosciente che sia un grande sogno e da buona docente di spagnolo, in questo sono e sarò sempre, un po’ sognatrice come il famoso “Don Quijote de la Mancha” che lottava contro i mulini a vento per un mondo più equo, più empatico e soprattutto più umano.