Premio Elio Vittorini 2021
PREMIO ELIO VITTORINI 2021 - UN ALLIEVO DEL SALUZZO-PLANA DI ALESSANDRIA NELLA GIURIA
Il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini – nato a Siracusa nel 1996 - è da quest’anno organizzato e promosso in partenariato con la Confcommercio di Alessandria, oltre che dall’Associazione culturale Vittorini-Quasimodo con il Comune di Siracusa – Assessorato alla cultura, la Confcommercio Siracusa, la Camera di Commercio del Sud-Est, la Fondazione Inda e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa.
La Commissione giudicatrice, dopo aver valutato attentamente le diverse opere candidate, ha designato insindacabilmente tre opere finaliste tra le quali è stata poi scelta quella vincitrice. Proprio in quest’ultima fase del processo, al voto della Commissione giudicatrice si è sommato quello, unitario, espresso in modalità telematica e secretato sino all’ultimo, da un Comitato Studentesco di Lettura, quest’anno composto da dieci studenti dei Licei Classici di varie regioni d’Italia (oltre a Siracusa e la sua provincia anche Alessandria, Bologna, Cosenza, Bari, Caltagirone e Agrigento), segnalati dai rispettivi Istituti.
Io ho avuto l’onore e il piacere di essere stato selezionato dalla mia insegnante Paola Massucco a rappresentare l’Istituto di Istruzione Superiore Saluzzo-Plana di Alessandria.
Le tre opere in questione erano Questo giorno che incombe (HarperCollins) di Antonella Lattanzi, Io sono Gesù (Sellerio) di Giosuè Calaciura e infine Disordini (La nave di Teseo) di Michele Ainis.
Tre lavori molto diversi tra loro ma che condividono senza alcun dubbio la caratura letteraria e l’importanza degli argomenti trattati, che ne fanno opere che vanno lette.
L’opera vincitrice del Premio, Questo giorno che incombe, di Antonella Lattanzi, traccia una coraggiosa esplorazione delle pieghe più oscure e impreviste che la semplice vita quotidiana talvolta è capace di riservarci; un vero e proprio romanzo che unisce efficacemente l’ambizione con cui è stato pensato e la realizzazione, pennellata con uno stile tachicardico e avvincente.
Il libro di Calaciura invece si trova praticamente agli antipodi. L’autore infatti tenta di restituire al lettore un’immagine quanto più umana possibile del Figlio di Nazareth; Gesù è un irrequieto adolescente che fugge da casa, litiga con la madre, e tra le altre cose viaggia alla ricerca di se stesso e di una sorta di soluzione ai misteri che lo circondano. Quindi stiamo parlando di un Gesù molto più umano di quello che viene tratteggiato all’interno delle Sacre Scritture.
Infine, l’opera di Ainis rappresenta un modello ancora diverso rispetto agli altri due. L’autore infatti racconta la storia di Oscar, professore associato di Giurisprudenza, che una mattina, guardandosi allo specchio, scopre di essere diventato un altro: da qui comincerà una profonda riflessione esistenziale che riguarda tutto il genere , non solo lui.
Consiglio vivamente a tutti coloro che sono amanti della lettura i tre libri che ho cercato di analizzare in questo articolo, ricordando la fondamentale importanza che la letteratura e la lettura rivestono ai giorni nostri, in un mondo e in un’Italia che talvolta sembrano volerle dimenticare.
Francesco GASTINI (4 Liceo Classico Quadriennale)